Preghiamo Affinché il Conclave ci Doni un Papa Santo, un Pio XIII.

Preghiamo Affinché il Conclave ci Doni un Papa Santo, un Pio XIII.

Benedetta De Vito

Ho vissuto il pontificato-punizione bergoglioso, come Maddalena penitente, sotto la Croce, come mi ha insegnato, nei nostri incontri in una basilica romana, il mio dolce padre spirituale, amorevole nella sua morbida lana domenicana.

Tredici anni di amare lacrime, di preghiere, di parole dettate da lassù ed è per questo che, la settimana in albis, bianca come l’anima dei Santi Pontefici del passato, pieni di Spirito Santo, ha mutato il mio sentire, dandogli nuovo, rotondo respiro.

Ecco sì è stato un dono grande, come quello che visse Elisabetta Canori Mora, la mia sorella d’anima, quando, morto nel 1799 prigioniero in Francia Pio VI, Giannangelo Braschi, il Papa bello, fu eletto Pontefice Pio VII, a Venezia, perché Roma era occupata dai francesi che razziarono ricchezze e bellezze e vita.

Tutto a Roma, in quello scorcio drammatico di Settecento, sembrava perduto.

Povera, dolce Elisabetta! I francesi, i rivoluzionari giacobini illuminati e massoni senza Dio, la facevano da padroni, il Papa deportato (già nel 1798), Roma, la seconda Gerusalemme, occupata e umiliata. Ma il popolo romano non li digeriva questi francesacci che avevano persino scardinato la settimana biblica, abrogando la Domenica!

Il riposo arrivava dopo nove giorni…maddai. Lei, pregava, sotto la Croce. Il nemico, però, non era dentro la Chiesa, che infatti risorse nel successore di Pio VI che fu Pio VII, Barnaba Chiaramonti, benedettino.

Ebbe lui pure tante, tante spine, fu arrestato, portato in Francia, tornò a Roma da vincitore: Napoleone era caduto.

Posso solo immaginare la gioia di Elisabetta che morì due anni dopo il nostro Pio VII, restituito alla Urbs Eterna. Pio VII celebrò il funerale di Pio VI tornato dalla Francia. Che strano, noi pure, come Elisabetta, abbiamo assistito al funerale di un Papa (Benedetto XVI), con il suo successore vivente (Bergoglio)…

E prima di andare avanti, ecco che sorrido ricordando la battuta ironica della madre devotissima e papalina del marchese del Grillo nel celebre film con Alberto Sordi.

Tutta vestita di nero e di pizzi, magra, diretta, quasi venerabile, la vecchiona dice: “Sì. Sì, ridete pure, tanto Napoleone finirà col culo per terra, mentre morto un Papa se ne fa sempre un altro!”.

Sì sì sì, è proprio così. Il Signore non abbandona mai la sua dolce sposa, la Chiesa amatissima, e le regala sempre nuova vita, la Vita Vera che è Lui, uno e trino, solamente.

Preghiamo affinché il conclave che inizierà a breve ci doni un coraggioso, Dolce Cristo in terra, un meraviglioso Pio XIII!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Articoli Recenti

https://www.democraziasovranapopolare.it
https://visionetv.it/

Commenti Recenti

  1. Entrambi i fronti vivono e parlano del passato, perché incapaci di progettare il futuro.

Social Media

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.