Ramona Castellino
Un missile balistico lanciato dallo Yemen ha colpito l’area interna dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, superando le difese aeree israeliane.
Muhammad al-Bahiti, alto funzionario degli Houthi in in una nota dichiara:
“È la capacità del gruppo di colpire siti importanti all’interno di Israele”
L’attacco viene rivendicato come risposta al genocidio di Gaza.
E attraverso il portavoce militare degli houti vengono messe in guardia le compagnie aeree internazionali sulla pericolosità dell’aeroporto israeliano.
Sei le persone rimaste ferite nell’attacco.
I testimoni raccontano il forte boato e le.scene di panico vissute tra le persone che stavano entrando nel terminal 3.
Dopo l’attacco quasi tutte le compagnie internazionali aeree hanno cancellato i voli verso Tel Aviv.
“Stiamo agendo contro di loro (gli Houthi) in coordinamento con gli Stati Uniti. Abbiamo agito contro di loro in passato, agiremo anche in futuro. Non si tratta di ‘un colpo e finisce lì’, ma ci saranno risposte”.
Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video pubblicato sul suo account X.
“Chiunque ci colpisca, verrà colpito sette volte tanto”, ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz.
“Non abbiamo più restrizioni. Israele risponderà agli Houthi con la forza. Non ce ne vergogneremo, attaccheremo, e attaccheremo duramente. Abbiamo il diritto di rispondere e nulla ci limiterà”.
Queste le promesse di vendetta di Israele, di cui tutto il mondo conosce ora la ferocia e la violenza.
L’ala armata di Hamas ha elogiato l’attacco missilistico contro il principale aeroporto internazionale israeliano, rivendicato dai ribelli filoiraniani Houthi:
“Lo Yemen intensifica i suoi attacchi al cuore dell’illegittima entità sionista, superando i sistemi di difesa più avanzati al mondo e colpendo i suoi obiettivi con precisione”
Cosi Abu Obeida, portavoce delle Brigate Ezzedine al-Qassam, in una nota.
Il Medio Oriente è infuocato, la causa il colonialismo imperialista di Israele che con con sprezzo della vita umana, è il braccio armato globalista in quella parte di mondo.
E dopo i massacri di Gaza, della Siria, del Libano, Israele è stato avvisato che può essere colpito, in profondità.
Si scrive Houti ma si legge Iran e l’attacco di oggi sembra proprio essere la risposta di Teheran alle “strane” esplosioni avvenute in Iran.
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