Ramona Castellino
Il Parlamento ungherese ha approvato la legge che vieta le manifestazioni pubbliche a favore dei “diritti” LGBT, in particolare modo quelle che svolgono nelle strade.
L’opposizione per protesta, ha accesso dei fumogeni nell’aula parlamentare, ma nonostante questo, l’iniziativa del partito di Orban è passata con ampia maggioranza con 136 deputati favorevoli e solamente 27 contrari.
Il documento, si legge, protegge i diritti dei bambini e il loro “sviluppo morale”.
Il divieto è stato anche sostenuto dai nazionalisti di Yobbik e da altri partiti.
Si apre una nuova pagina per l’Europa, nella speranza che siano sempre più gli stati che limitino, se non addirittura cancellino la folle propaganda LGBT che con i diritti non ha veramente nulla a che vedere.
In un mondo alla rovescia, dove i diritti civili contano più dei diritti sociali di un uomo, dove si fanno leggi a tutela di piccole minoranze a discapito della maggioranza del popolo, auspichiamo che si torni a parlare di lavoro, di sanità pubblica, di istruzione anziché di tutela di chi si sente oggi uomo, domani animale, albero o quello che gli passa per testa.
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