Il Presidente del Consiglio italiano è volato da Trump.
Sicuramente un buon segnale.
Avere rapporti seri e sani con l’unico Presidente americano che vuole la pace e non fa guerre è una notizia da prendere con positività.
Certamente ci aspettavamo altro e molto di più.
Al di là dei complimenti pomposi di Trump la Meloni non porta a casa nessun risultato per l’Italia.
Perché la Giorgia del “sono una Mamma sono italiana” non ha trattato per la nostra Patria, ma è andata a parlare per none e per conto di Bruxelles?
L’Unione europea è lo “strozzino” che tiene al cappio il popolo italiani e lo sto portando alla fame e alla schiavitù.
L’Ue va sciolta.
Non ce la facciamo?
Per il bene della nostra nazione è essenziale, necessario ed urgente uscire dall’Unione.
La Meloni avrebbe dovuto trattare per l’Italia.
Chiedere la sospensione dei dazi e soprattutto inserirsi nella dinamica di pace e multipolarismo.
Imporre la fine delle sanzioni tra Italia e Russia, che Trump avrebbe ben felicemente accettato, e riportare il gas russo in Italia.
Che avrebbe cambiato la vita di migliaia di imprese e milioni di famiglie e lavoratori.
Non solo…
Proprio nel solco del nuovo corso dell’amministrazione americana avrebbe dovuto impegnarsi nel non mandare più armi e soldi (degli italiani!) a Zelensky.
Queste 3-4 cose dovevano essere alla base di una trattativa tra sovranisti autentici.
Ancora una volta Giorgia si è dimostrata una sovranista di cartone, che non riesce a scegliere tra l’Italia e Bruxelles. Tra gli italiani e la Von der Leyen. Tra la pace e la guerra. Tra Trump e Zelensky.
Bello il viaggio. Belli i complimenti.
Ma tutto rimane uguale.
Infine -ma forse chiediamo troppo da chi Patria e Sovranismo non le ha nel dna… (ma solo in slogan elettorali!) – perché non ha chiesto la restituzione di 2.500 tonnellate di oro italiani che sta a Fort Knox.
Quell’oro è nostro. È italiano. Perché deve stare in America?
L’Italia deve diventare autenticamente Sovrana e Popolare… altrimenti continueremo ad essere vassalli e spesso senza accontentare nemmeno il padrone che cambia…
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