Israele e l'Operazione Finale

Israele e l’Operazione Finale

La Redazione

Da sempre Israele aveva come parte ultima di questa atroce occupazione “l’operazione finale”.

La favola dei “due popoli due Stati” era solo qualcosa di temporaneo per avanzare sempre più e togliere terre ai palestinesi.

Alcuni oggi parlano di un progetto per trasformare tutta quella zone in qualcosa di economicamente in mano agli atlantici.

Solo in parte è vero.
Questo progetto – nato sì con il primo Trump – e stato poi attuato con Biden…

Dobbiamo fare delle analisi serie e comprendere che il mondo è cambiato e continua a cambiare rapidamente.
Soprattutto dal 2020, con la pandemia e il suo golpe globale tecno-sanitario, con il deep state scatenato, la guerra contro la Russia e la vittoria elettorale di Trump.

Dopo il 2020 c’è stata una rottura pesante tra Trump e Netanyahu.
Una prima frattura è venuta con la gestione del governo Usa di fronte al Covid.
Trump si è opposto alle multinazionali del farmaco, ha messo in discussione la narrazione globalista e si è girato contro il deep state.

La rottura definitiva è arrivata quando Israele ha riconosciuto il colpo di Stato di Biden.

Oggi Trump II non sta sostenendo come hanno sempre fatto gli Usa la guerra sionista…

Ovviamente Trump rimane un americano, ragiona da americano (e bene così, siamo per il multipolarismo!) e guarda gli interessi americani.

Ma mai come oggi Usa ed Israele sono così distanti.

La questione palestinese oggi va al di là della geopolitica globalista.

Non è più il petrolio il centro del mondo e la guerra israeliana contro il popolo palestinese è diventato un massacro periferico.

Parliamo di guerra Israeliana perché è bene sempre ricordare che questa non è una guerra tra due eserciti.
Ma tra uno degli eserciti più forte e ricco (oltre che feroce) del mondo contro una popolazione civile.

Come successe in Ruanda negli anni 90… con oltre un milione di morti ammazzati. 500.000 in tre giorni.

Il Ruanda non interessava più agli occidentali e la guerra tribale si è scatenata.

Purtroppo, sottolineo purtroppo, il radicalismo religioso dell’ultimo ventennio ha allontanato la causa palestinese da chi islamico ed islamista non è.

La sconfitta palestinese ha radici nella morte di Arafat e dell’Olp.
La guida di Hamas ha solo fatto gli interessi del sionismo più feroce ed imperialista.

D’altronde Hamas è una creatura occidentale, come tutta la jihad ed il fanatismo islamico.

Hamas, Al Qaeda, Isis e tutto il terrorismo targato Islam sono invenzioni globaliste.

Serviva trasformare le legittime lotte dei popoli arabi, tutte nazionali, socialiste ed anti-imperialiste… in fanatismo islamico, in modo da far rivoltare il mondo arabo anche contro i cristiani, dividerlo in sunniti e sciiti, allontanarlo dalla guerra contro Israele e pian pian far fuori i vari Arafat, Saddam, Gheddafi, Assad e sostituirli con burattini e terroristi islamici (vedere Libia, Iraq e Siria oggi… o appunto Gaza).

A questo va sommato il trionfo delle nuove economie.
Il petrolio non è più “il centro del mondo”.
Di conseguenza anche il Medio Oriente ha perso centralità negli interessi del resto del mondo.

50 anni fa Usa e Russia avrebbero fatto la terza guerra mondiale… oggi sono “tifosi passivi”.
Più per sostegno storico che per sostanziale interesse.

D’altronde lo stesso vale per tutti i paesi arabi, in testa l’Iran, che al di là delle dichiarazioni roboanti che lo caratterizzano da decenni, ha assistito passivamente alla caduta del Libano, di Ezbollha e della Siria.
Oltre che uccisioni e missili sul suo territorio.

È in questo contesto che Israele ha deciso di passare all’Operazione Finale.

Iniziata il 7 ottobre!
Quando Hamas ha perfettamente costruito una nuova Pearl Harbor o un altro 11 settembre…

Il 7 ottobre è stato solo l’inizio.
Che ha permesso ad Israele di scatenarsi e passare al contrattacco.

Hamas è stato il “Cavallo di Troia” di Tel Aviv.

Da quel giorno è iniziato un vero genocidio.
Una pulizia etnica da terzo mondo.
Che sta portando alla cancellazione della Palestina e del popolo palestinese.

È brutale dirlo, drammatico, ma i palestinesi sono destinati a fare la fine dei “pelle rossa”.
Rinchiusi in campi profughi, senza terra e senza futuro.

Questo ha voluto il mondo.
Compreso quello arabo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Articoli Recenti

https://www.democraziasovranapopolare.it
https://visionetv.it/

Commenti Recenti

  1. Leggo tante cose molto etiche e socialiste (nell’accezione migliore), però, permettetemelo, ancora non vedo i contenuti di un programma che…

Social Media

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.