IL MAI RISOLTO CONFLITTO TRA INDIA E PAKISTAN, SEMPITERNA RIVENDICAZIONE TERRITORIALE O SUBDOLO ATTACCO A UN PILASTRO DEI BRICS?

IL MAI RISOLTO CONFLITTO TRA INDIA E PAKISTAN, SEMPITERNA RIVENDICAZIONE TERRITORIALE O SUBDOLO ATTACCO A UN PILASTRO DEI BRICS?

Pamela Testa

Analizzare i motivi, principalmente geopolitici, di un conflitto e’ cosa estremamente complessa che non può essere condensata in un singolo articolo, tuttavia sul più che probabile avvio di un’ennesima guerra indo-pakistana vanno tenuti in considerazione determinati aspetti che offriamo come puro spunto informativo ai ns. lettori.
Il primo è legato al fatto che tra i due Paesi asiatici si sono già combattute ben 4 guerre tra il 1947 ed il 1999, sempre per il medesimo motivo, ovvero quello delle rispettive rivendicazioni territoriali sulla regione montuosa (ma ricca di risorse) del Kashmir, confinante proprio tra India e Pakistan oltre che con la Cina.

Il secondo spunto tiene invece in considerazione che l’India a maggioranza induista, e il Pakistan a stragrande maggioranza mussulmana, sono complessivamente dotati di circa 150 testate nucleari, il che già basta ed avanza a sottolineare la potenziale pericolosità dello scontro in atto.

Ma cosa ha indotto il governo indiano a lanciare un pesante attacco missilistico (a testate convenzionali) su diverse località pakistane, che ha tra l’altro comportato la distruzione di una moschea e l’uccisione di 34 persone?

Si tratta della risposta militare (o se preferite di una vera e propria ritorsione) di Nuova Delhi nei confronti di un attacco terroristico avvenuto il 22 aprile scorso nella cittadina turistica di Pahalgam, costato la vita a 25 cittadini indiani oltre che ad un cittadino nepalese. Attacco rivendicato dal gruppo jihadista “Lashkar-e Taiba” che ha chiara matrice pakistana.

Il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, nel condannare il vile attacco contro inermi civili, ha chiesto al suo omologo pakistano di fare piena luce sulla vicenda e di arrestare i responsabili, ma da Islamabad sembrano aver fatto le classiche orecchie da mercante anche perché, a detta di diversi osservatori, il coinvolgimento più o meno diretto del Pakistan con tali gruppi jihadisti è ormai cosa accertata.

Approfondire le ragioni storiche, politiche e religiose inerenti alle pretese territoriali di indiani e pakistani nella regione va senz’altro rinviato ad altra occasione, ma l’odio atavico che da sempre esiste tra loro ha finito per portarli sull’orlo d’un nuovo sanguinoso conflitto, che da una parte vede schierato un Paese-cardine dei BRICS (l’India), mentre dall’altra parte della trincea c’è un Pakistan profondamente mussulmano ma afflitto da una gravissima crisi economica.

Sulla base di tali fatti e di tali precedenti potremmo dunque supporre un ovvio “corso e ricorso storico” tra i due Paesi guerreggianti, ma è davvero così..?

Come detto sopra l’India, dopo la Russia di Putin, è un pilastro assolutamente fondamentale di quell’alleanza economica (i BRICS per l’appunto) che si contrappone allo strapotere economico globalista, mentre da qualche altra parte del mondo qualcuno ha già utilizzato jihadisti definiti “moderati” e finanche “buoni” per rovesciare il governo di Assad in Siria, storico alleato della Russia di Putin, e tant’è.

A pensar male si fa peccato, però…

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Commenti Recenti

  1. Entrambi i fronti vivono e parlano del passato, perché incapaci di progettare il futuro.

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