Ramona Castellino
Arriva l’accordo tanto desiderato da Donald Trump con l’Ucraina che garantiranno agli Usa di rientrare dei milioni di dollari regalati dall’amministrazione di Biden a Zelensky.
L’accordo garantisce agli Stati Uniti un accesso preferenziale ai nuovi accordi sulle risorse naturali ucraine, ma non assegna automaticamente a Washington una quota delle ricchezze minerarie dell’Ucraina o delle sue infrastrutture per il gas,( del resto parte di esse sono già di proprietà inglese).
È stata decisa l’istituzione del fondo di investimento per la ricostruzione dall’Ucraina, sotto la guida del presidente Donald Trump, il tesoro degli Stati Uniti e la International Development Corporation (DFC).
Questo significa di fatto che la ricostruzione dell’Ucraina verrà gestita dagli USA.
Alla bellicosa Unione Europa, dopo fiumi di soldi e armi rimarrà un pugno di mosche.
Uno degli obiettivi di Kiev, cioè la garanzia concreta di sicurezza da parte degli Usa, è stato disatteso in quanto nella bozza non è assolutamente menzionato
Gli Stati Uniti ora saranno più interessati a difendere il proprio “investimento”.
Dopo la chiusura dell’accordo, Trump ha approvato la vendita di armi in Ucraina per 50 milioni di dollari, è la prima volta dopo la sua nomina.
Ancora una volta è evidente lo sforzo di Trump per raggiungerela pace e allo stesso tempo per proteggere i propri interessi.
Con le entrate provenienti dai minerali ucraini si proverà a ricostruire l’Ucraina.
Scontata la questione sull’entrata dell’Ucraina nella Nato, completamente accantonata perché non avverrà.
Probabilmente entrerà nella UE a riprova del fatto che la guerra non è scoppiata assolutamente per una probabile annessione dell’Ucraina nella UE, come il mainstream ha tentato di ripetere dall’inizio della guerra, ma solo ed esclusivamente alle.cintinue provocazioni occidentali nei confronti di Mosca.
Per non parlare del fatto che l’Ucraina ad oggi è un paese economicamente fallito e privo di sovranità e questo non potrà che essere un ulteriore problema per. Bruxelles.
per un accordo definitivo ci vorrà ancora un po’ di tempo, quello che serve per garantire a Mosca una pace duratura che potrà essere raggiunta esclusivamente danun repulisti nel governo ucraino, garanzie per i russofoni, ma soprattutto la garanzia che Kiev rispetti gli accordi.
Trump si sente in grado di poter garantire tutto questo al suo omologo russo.
Da capire quali saranno i prossimi passi invece della UE che da tutto questo ne esce profondamente umiliata e sconfitta.
Per la povera Ucraina, utilizzata come mero mezzo provocatorio contro la Russia, il destino sarà quello di un paese senza più un briciolo di sovranità.
Ecco il risultato del Maidan del 2014.
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