Ramona Castellino
Continua il grandissimo impegno di Donald Trump per arrivare presto ad un accordo di pace tra Russia ed Ucraina e lo fa in modo chiaro dichiarando che lo scopo americano circa la guerra è quello di arrivare quanto prima alla fine dei combattimenti e ad un cessate il fuoco immediato.
Su invito del presidente Usa, Zelensky ha accettato di incontrare il presidente Russo ad Ankara.
Trump si dice convinto della volontà russa di arrivare ad un cessate il fuoco e per questo consiglia all’Ucraina di accettare immediatamente le condizioni di Mosca e valutare le proposte russe così da capire se ci sono le condizioni per avviare i trattati di pace.
Questa è l’ennesima frecciata lanciata da Trump a Zelensky in riferimento al rilancio del presidente ucraino, che pone come condizione per sedersi ad un eventuale tavolo, un cessate il fuoco di 30 giorni.
Condizione che pare francamente impossibile, soprattutto a fronte della ormai disfatta militare ucraina e della richiesta in questione che appare ormai chiaro, sembra più una scusa per poter avere il tempo di riarmarsi.
Sulla questione di un cessate il fuoco, Putin parla di dichiarazioni “rozze” da parte di Zelensky e si dice pronto a prendere in considerazione tale possibilità solo se nell’arco di tale tregua, vengano sospese le forniture di armi da parte dell’Occidente all’Ucraina.
Solamente in questo caso, afferma Putin, “è possibile avviare negoziati seri e senza condizioni ed eliminare le cause alla radice del conflitto e aprire la strada ad una pace solida di lungo termine”.
Così la palla viene rispedita al mittente.
La Russia sempre più vittoriosa sul campo e dopo aver dimostrato ancora una volta al mondo intero la sua forza economica e diplomatica con mezzo mondo, con l’incredibile parata in occasione della celebrazione della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, non sembra essere minimamente disposta a piegarsi a qualsiasi “ricatto” o ultimatum da parte dell’Ucraina e dell’Occidente.
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